Le stelle doppie di De Sitter
La Luce
- Introduzione all’argomento:
Le stelle doppie di Willem De Sitter (astronomo olandese) sono la prima conferma sperimentale alla teoria di Einstein, infatti nel 1913 egli dimostrò sperimentalmente la teoria della relatività, lo fece dalle sue osservazioni sulle stelle binarie (le stelle binarie sono molto frequenti nell’Universo, sono due stelle una grande e una più piccola che gli gira intorno), Lui studiando le stelle binarie osservò che se la velocità di rivoluzione coincidesse con il tempo occorrente per eseguire la metà dell’orbita, in quel caso si dovrebbero vedere due stelle di cui una sarebbe un fantasma cioè una visione non reale.
Questo primo esperimento diede il via all’accettazione della teoria di Einstein e pose fine a tutte le teorie che postulavano una dipendenza del moto della sorgente, da qui si certificò che la velocità della luce è indipendente dalla velocità della sorgente.
Di seguito è riportato l’esperimento delle stelle doppie, questo è stato preso dal sito divulgativo per la fisica “batmath.it”
“Si consideri una stella doppia e si supponga, vedi figura sopra, che S2 ruoti attorno ad S1 con velocità v. Si considerino i raggi emessi dalla stella S2 nelle posizioni A e B, in direzione della Terra (essendo la Terra molto lontana si può supporre che i raggi siano tra di loro paralleli). Se la velocità della luce dipende dal moto della sorgente, il raggio emesso in A viaggia, verso la terra, con velocità c-v, quello emesso in B con velocità c+v. Il tempo impiegato dal primo per raggiungere la Terra posta a distanza d sarebbe t1= d/(c-v), il tempo impiegato dal secondo sarebbe invece =d/(c+v) . Si ha allora . Se questo intervallo é uguale al semiperiodo di rivoluzione di S2 (tempo impiegato per andare da A a B), si può vedere S2 contemporaneamente in A e B.
Se la velocità della luce dipendesse dal moto della sorgente, si dovrebbe avere il cosiddetto fenomeno dei "fantasmi di de Sitter".
Nonostante ci siano delle stelle doppie con questo periodo di rivoluzione, questo fenomeno non é mai stato osservato”.
Adesso avendo spiegato nel capitolo precedente l’influenza che può dare alla luce il moto della sorgente, anche le stelle doppie possono essere un’ulteriore conferma sperimentale all’ipotesi di studio, infatti se noi misuriamo la luce della stella in A troviamo un red-shift, invece quando misuriamo la luce della stella in B troviamo un blue-shift a conferma che non c’è nessuna contraddizione nel vedere una sola stella per volta ed è sbagliato considerare influente il moto della sorgente proprio perché questo si traduce in aumento della frequenza della luce senza però aumentare la sua velocità.